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Tolomei aveva fondato a Roma un’accademia letteraria sotto l’egida di Ippolitode’Medici: l’AccademiadellaVirtù.Contavamoltiumanistiromani fra i membri, specialmente quelli che vivevano sotto la protezione della fami glia Farnese e frequentavano la residenza del cardinale Alessandro Farnese, il Palazzo della Cancelleria: i poeti Francesco Maria Molza e Marcantonio Flaminio, gli eruditi e letterati Gabriello Cesano, Giovanni della Casa e Fabio Benvoglienti, Giovanbattista Palatino, scrittore calligrafico insigne, Giovan Francesco Bini, segretario del Cardinale Alessandro. Gli accademici si riunivano due volte alla settimana per discutere degli argomenti annunciati in precedenza. Veneravano grandemente Petrarca e citavano spesso le sue poe sie. I soci dovevano comporre dei versi italiani in misure classiche; una sele zione delle loro composizioni fu pubblicata nel 1539 con il titolo di Versi, et regole della nuova poesia toscana. Dopo la pubblicazione di questo volume l’Accademia rivolse la sua attenzione allo studio dell’archeologia di Roma an tica e dell’opera di Vitruvio. Con questo scopo le riunioni si tenevano tra le rovine del Monte Palatino. Guillaume Filandrier, membro della casa del l’ambasciatore francese, il Cardinale Georges d’Amboise, fece stampare i ri sultati delle loro ricerche nel 1544 col titolo Adnotationes [sic!] in decem libros Vitruvii.