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[S. 90]

-sere raccolti in volume, sia che i fogli singoli siano stati disegnati prima della rilegatura, sia che i disegni siano stati esguiti su un volume già rilegato.

Si possone avere, però, anche mescolanz tra l'una e l'altra specia, quando un album contenga parti di traccuini, come accade ad esempio nel cosidetto Taccuino di Raffaello a Hollcham Hall: è, questo, un album che contiene, ai fogli 1-15 ed al foglio 19 singoli pagine di un frammento di taccuino [FN 6]. Nel cosidetto Libro di disegni di Kassel (Kasseler Skizzenbuch) sono stati raccolti in volume in un secondo tempo addirittura diversi taccuini o parti di taccuini, unitamente a fogli singoli [FN 7]. Nel caso del Codex Coner [FN 8], di un codice presso il Fogg Museum [FN 9], o del cosidetto Taccuino di Michelangelo a Lilla [FN 10], un taccuino è stato smontato e tradotto in un album per garantirne una conservazione migliore. In tali casi speciali, si ha uno scarto cronologico tra il costituirsi del'oggetto artistico e della veste in cui esso è conservato; il che tuttavia non significa in alcun modo che una delle due specie prevalga o sia subordinata all'altra.

 

[6] A. Nesselrath, Carlo Maratti's Designs For the «Piatti di S. Giovanni», in «Master Drawings», 17 (1979), pp. 417–26, specialmente 0. 421.

[7] ID., in Raffaello e l'antico, in Raffaello architetto, Milano 1984, pp. 441-42, n. 3-5-9 (d'ora in poi citato Raffaello e l'antico).

[8] Th. Ashby, Sixteenth-Century Drawings of Roman Buildings attributed to Andreas Coner, in «Papers of the British School at Rome», II (1904), pp. 1-2. L'Ashby ritiene che sulle prime si sia trattato di due volumi di disegni, perché la numerazione dei fogli, dopo «99», riprende da capo. Poiché la filigrana non muta, e le due diverse mani non corrispondon a tale ripartizione, la supposizione non è congente: potrebbe invece trattarsi di una numerazione abbreviata a dopo aver raggiunto la cifra tonda di 100.

[9] Cambridge, Mass., Harvard Universtiy Art Museums, Charles A. Loeser Bequest 1932.271. H. Burns, in Raffaello e l'antico cit., pp. 412-14, n. 3.1.6, figg. alle pp. 412 e 413.

[10] Nesselrath, Liller cit.