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Intorno a lui [Kardinal Du Bellay – B.K.] si creò una corte di artisti e personaggi di grande prestigio, come il Rabelais, suo medico personale, il quale si interessava anche di studi di topografia, ed è forse in questa cerchia che si potrebbe cercare anche l'autore di questi disegni. [Kurz zuvor hatte die Verf. darauf hingewiesen, dass 2-3 Hände in den Zeichnungen zu unterscheiden seien … B.K.]
Il castello di Anet, costruito per Diana di Poitiers, è uno dei pochi edifici che oggi testimoniano l'attività di De L'Orme in Francia, qui si vede chiaramente l'utilizzo di motivi classici anche se rielaborati in piena indipendenza. La sovrapposizione delle colonne binate doriche ioniche e corinzie della facciata di ingresso ricorda ad esempio gli avancorpi della Natatio delle Terme di Diocleziano e la cupola della cappella a pianta centrale si ispira al catino dell'abside de Tempio die Venere e Roma.
Questo non significa necessariamente che i disegni di Berlino siano da attribuire a questo autore, in quegli anni infatti si recarono in Italia molti altri architetti contemporanei come Jean Bulland e Androuet Du Cerceau. Non sono molti gli studi che si sono occupati del passaggio degli artisti francesi in Italia, anche se non dovette trattarsi di un fenomeno di poco conto.
Dobbiamo esser grati all'autore o ai più autori che eseguirono questi disegni oggi a Berlino. Da essi apprendiamo molte cose sullo stato di salute dei monumenti antichi e sul progresso degli studi di architettura. Rimaniamo ammirati per la competenza tecnica e la precisione con cui vennero eseguiti questi rilievi, sviluppando un metodo critico che ê ancora attuale. Un po' perplessi si rimane sul fatto che oggi, pur avendo a disposizione mezzi più sofisticati, sia quasi impossibile realizzare questo genere di operazioni a large raggio, forse soltanto perché non esiste più un'eguale spinta ideologia.